Ogni tanto capita, ti svegli una mattina incosciente di quello che la giornata ha in serbo per te. Ti alzi dal letto, fai colazione, ma ancora non capisci nulla. Allora fai quello che ogni giorno sei abituato a ripetere, le solite azioni, ripetitive, che tuttavia ti danno quel leggero senso di sicurezza che non cambia nulla, ma male non fa. Vai all'università, ti aspetta un esame, l'ultimo, un esame come gli altri ma che per te assume una pesantezza insostenibile, probabailmente perchè è la terza volta che vai a sostenerlo. Succede che ti sei preparato meglio delle altre volte e quindi lo passi, o quasi...fatto sta che ti rendi conto di essere, in sostanza, laureato (per un Sig. Cazzone come me non è cosa da sottovalutare). Succede poi che cerchi qualcuno di caro a cui raccontarlo. Allora vai in Biblioteca Civica a dare un occhio...qualcuno lo trovi sempre, è come andare a cercare conforto in una salsiccia o in insalata di polipo, lo trovi sempre. Una volta in Civica ti ricordi pure di essere uno di quei 12 eletti che partecipano al più bel gioco del mondo, che i più, erroneamente, ancora considerano il calcio, senza sapere che il calcio non avrebbe lo stesso straordinario sapore senza di esso, il Fantacalcio...allora torna tutto alla mente, tutte quelle cose che, in balia della tensione per il tuo ultimo esame, hai temporaneamente accantonato. Cazzo Simo, giochi contro "le Gemelle", una delle tre grandi del campionato, vola a beccare la Gazza!
Succede che raggiungi la Gazza, la stranezza della giornata comporta che nessuno la stia sfogliando, ti lanci come un Condor sulla sua preda, assetato di voti che non vadano sotto al 6, possibilmente 6,5...fai tutti i tuoi conti, quelli degli altri...Cazzo Simo, hai rotto il culo alle Gemelle, per di più senza il tuo Capitano! 2-1 Tropea in festa.
(la foto riportata sotto rappresenta i potentissimi tiri di Brienza e Maccarone che hanno fatto crollare le Gemelle)
Succede allora che godi come un riccio e mentre gli aculei producono sborra sopraffina, ricordi pure di essere tu stesso un giocatore, dilettante, ma pur sempre un giocatore.
Ieri la tua squadra ha giocato, tu eri in campo e nonostante tutti i pensieri hai fatto una gran partita, hai vinto e non molli l'idea di raggiungere la prima della classe, lontana sette lunghezze.
Per scrupolo vai a controllare la Gazzetta di Parma, che il lunedì riporta tutti i risultati anche delle squadre dilettantistiche. La prima notizia che leggi è: "il Sorbolo (la prima della classe) frena". Ragazzi, ci sono anche giornate così...